La pirogassificazione è un processo che avviene quasi in assenza di ossigeno e che disgregando
la cellulosa libera syngas (un gas contenente percentuali variabili di metano) che poi viene bruciato generando calore/energia elettrica.
Modis commercializza pirogassificatori di varie taglie e potenza e promuove formule di comodato per l'abbattimento dei costi energetici.
Modis commercializza pirogassificatori di varie taglie e potenza e promuove formule di comodato per l'abbattimento dei costi energetici.
Pirogassificazione
Nei Centri di Raccolta di molti Comuni vengono accolte significative quantità di frazione verde (ramaglie da tagli boschivi, risulte da potatura).
Un tesoro energetico sotto forma di rami che viene addirittura smaltito con dei costi (per 100 tonnellate la media dei costi di smaltimento si aggira intorno ai 4.500,00 €) per le amministrazioni.
Cippando le ramaglie (ovvero riducendole a piccoli pezzi da 5 a 7 cm) e utilizzandole come materia prima - a costo zero – dentro un pirogassificatore il risparmio sulla bolletta del metano potrebbe aggirarsi tra il 10% e il 15% (per il primo anno) per poi attestarsi gradualmente su un risparmio del 35-40%.
Costi generati da riscaldamento a metano
Bolletta gas metano:
46.400,00 € (58.000 mc * 0,8 €)
Iva sulla bolletta: (non recuperabile dal Comune)
11.600,00 € (58.000 mc * 0,2 €)
Smaltimento verde:
10.000,00 €
Totale
68.000,00 €
Risparmio a regime introducendo il pirogassificatore a cippato
Risparmio sul riscaldamento a metano:
23.200,00 € (40% di 58.000 €)
Risparmio sullo smaltimento della frazione verde
10.000,00 €
Ricavi da vendita cippato (275 ton a 70 €/ton)
19.250,00 €
Totale risparmio
47.810,00 €
Il risparmio!
Totale costi metano
68.000,00 € -
Totale risparmio pirogassificazione
47.810,00 €
costi pirogassificazione
20.190,00 €
1 mc metano = 3 kg cippato
1 lt gasolio = 3kg cippato
1,00 € costo di un mc di metano (0,8 € + Iva) contro 0,21 € per 3 kg di cippato
1,65 € costo di un lt di gasolio contro 0,21 € per 3 kg di cippato
In pratica il potere calorifico di un mc di metano o di un litro di gasolio è dato da 3 kg di
cippato.Di contro il costo del cippato è 1/5 rispetto a quello del metano e ancora più basso se paragonato a quello del gasolio. E per le Amministrazioni il costo del cippato è 0, in quanto prelevato dal proprio centro di raccolta. Ma se acquistato presso rivenditori ha un costo di 70 €/t...
In pratica ogni 10.000 € di Metano il risparmio a regime, impiegando il pirogassificatore sarebbe intorno ai 5.000,00 € (la somma dello sconto del 40% + i risparmi dovuti al mancato smaltimento)
Come rispettare il patto di stabilità, non toccare il Titolo II, usufruire di un
servizio a basso costo:
La formula è semplice: se il Comune, vincolato dal patto di stabilità, non può effettuare investimenti (Titolo II) Modis Srl provvederà ad installare a proprie spese il pirogassificatore. La spesa viene contabilizzata dall’Ente Pubblico quindi come una semplice utenza al pari della bolletta del luce o del telefono. Il Comune, nel primo anno di esercizio, andrà a pagare dal 10% al 15% in meno della bolletta del metano riconoscendo a Modis il 90/85% dell’attuale bolletta del metano per il servizio. Negli anni successivi la quota di risparmio sulla vecchia bolletta del metano andrà via via aumentando fino ad arrivare al 40%. Ovviamente si abbasserà anche la quota riconosciuta a Modis, arrivando al 60%.
La formula è semplice: se il Comune, vincolato dal patto di stabilità, non può effettuare investimenti (Titolo II) Modis Srl provvederà ad installare a proprie spese il pirogassificatore. La spesa viene contabilizzata dall’Ente Pubblico quindi come una semplice utenza al pari della bolletta del luce o del telefono. Il Comune, nel primo anno di esercizio, andrà a pagare dal 10% al 15% in meno della bolletta del metano riconoscendo a Modis il 90/85% dell’attuale bolletta del metano per il servizio. Negli anni successivi la quota di risparmio sulla vecchia bolletta del metano andrà via via aumentando fino ad arrivare al 40%. Ovviamente si abbasserà anche la quota riconosciuta a Modis, arrivando al 60%.
Rispettare l'ambiente, nessuna nuova emissione di CO2, nessuna emissione
di polveri sottili
La pirogassificazione disgrega la cellulosa e libera nell'ambiente la C02 che la pianta ha assorbito nel corso della sua crescita: non viene dunque generata nuova anidride carbonica.
Inoltre il processo di pirolisi non brucia il cippato e quindi non rilascia nell'aria polveri sottili.
Le uniche emissioni rilasciate sono quelle generate dalla combustione del metano ottenuto dalla pirolisi; le quali sono le meno inquinanti e che sarebbero comunque presenti anche con un impianto tradizionale a metano.
La pirogassificazione disgrega la cellulosa e libera nell'ambiente la C02 che la pianta ha assorbito nel corso della sua crescita: non viene dunque generata nuova anidride carbonica.
Inoltre il processo di pirolisi non brucia il cippato e quindi non rilascia nell'aria polveri sottili.
Le uniche emissioni rilasciate sono quelle generate dalla combustione del metano ottenuto dalla pirolisi; le quali sono le meno inquinanti e che sarebbero comunque presenti anche con un impianto tradizionale a metano.
Come è fatto un pirogassificatore e dove va collocato ?
Il pirogassificatore è composto dalla camera di pirolisi e dal bruciatore.
In pratica è simile per dimensioni e aspetto ad una qualsiasi caldaia.
L'ingombro è di circa 90 cm di altezza per 1,5 metri di larghezza, per una profondità di 70 cm. Viene collocato normalmente sia nella sala caldaie (a patto che sia possibile avere una finestra sempre aperta: viene liberata CO2, nessun pericolo di esplosione, ma l'aria è ricca di Anidride carbonica) sia in un qualsiasi altro locale costantemente areato.
A questo blocco va aggiunto il caricatore del cippato posto di fianco alla camera di pirolisi (Di dimensioni variabili a seconda della capacità di carico: da un metro e 50 a più di 2 metri).
Il pirogassificatore è composto dalla camera di pirolisi e dal bruciatore.
In pratica è simile per dimensioni e aspetto ad una qualsiasi caldaia.
L'ingombro è di circa 90 cm di altezza per 1,5 metri di larghezza, per una profondità di 70 cm. Viene collocato normalmente sia nella sala caldaie (a patto che sia possibile avere una finestra sempre aperta: viene liberata CO2, nessun pericolo di esplosione, ma l'aria è ricca di Anidride carbonica) sia in un qualsiasi altro locale costantemente areato.
A questo blocco va aggiunto il caricatore del cippato posto di fianco alla camera di pirolisi (Di dimensioni variabili a seconda della capacità di carico: da un metro e 50 a più di 2 metri).
Le Amministrazioni che hanno un sistema di gestione dell’energia in conformità alla norma ISO
50001 (o hanno un Energy Manager) e che adottano la pirogassificazione per sostituire un
impianto a gasolio o a carbone possono richiedere al GSE i “certificati Bianchi”.
Questi certificati sono immettibili sul mercato e sono acquistati da enti e aziende che necessitano di abbassare (tramite i certificati) il loro impatto energetico.
Questi certificati sono immettibili sul mercato e sono acquistati da enti e aziende che necessitano di abbassare (tramite i certificati) il loro impatto energetico.